Birre per celiaci, come conquistare il palato vivendo il piacere del benessere

La celiachia è una condizione che non può essere sottovalutata ed è sempre più frequente, con una importante crescita dei casi nel corso degli ultimi anni. Ciò ha portato allo sviluppo di linee dedicate a quanti sono intolleranti al glutine. Una tendenza relativa a cibo e bevande, interessando anche le birre per celiaci. Quali sono le loro principali qualità e come si integrano in un corretto regime alimentare?

Birra celiaci? Un tema delicato, ecco cosa può bere un celiaco

La selezione delle bevande che può gustare un celiaco è uno degli aspetti da considerare per comporre un regime alimentare completo e capace di scongiurare fastidiosi inconvenienti. Oltre a prodotti dedicati, come le birre per celiaci, ci sono alcolici e non che possono essere assunti senza problemi.

In merito alla prima categoria, ovvero quella degli alcolici, troviamo il vino, la grappa e, più in generale, i distillati. Ma si possono gustare anche the, caffè, tisane e poi aranciata, infusi e cola. È importante, in ogni caso, verificare quali sono gli ingredienti utilizzati dal produttore. Ovviamente va scongiurata l’assunzione di bevande che ricorrono a orzo, avena, malto e segale.

Quanto glutine ha una birra? I parametri e il vantaggio delle birre artigianali per celiaci

Le birre classiche andrebbero escluse da un corretto regime alimentare per celiaci. La ragione è semplice: la quantità di glutine eccede il limite dei 20 ppm (parametro normativo di riferimento). Oltre questo valore, l’alimento è da considerarsi sconsigliato per chi è afflitto da celiachia.

Quando nell’etichetta è presente l’espressione “senza glutine” significa che la birra resta all’interno del livello previsto (20 ppm). Va inoltre considerata anche la disponibilità di birre che ricorrono a materie prime che risultano, in modo naturale, senza glutine. Da questo punto di vista tra i prodotti più interessanti ci sono le birre artigianali, che riflettono per altro anche una ricercatezza sul piano di stile e sapori.

Le birre caratterizzate da un contenuto livello di glutine prevedono una concentrazione inclusa nell’intervallo 20-100 ppm. In termini tecnici, in questi casi sull’etichetta può essere presente la dicitura “tracce di glutine”.

Chi è intollerante al glutine può bere la birra? Prodotti gluten-free e gluten removed

Considerati limiti e caratteristiche delle birre già descritti, appare evidente che le birre tradizionali non dovrebbero essere bevute da chi risulta intollerante al glutine. Dal punto di vista tecnico, quanti sono soggetti a questa intolleranza non dovrebbero assumere bevande con una presenza di glutine superiore alla soglia dei 20 ppm.

Insomma, si può bere birra a condizione che sia gluten-free o gluten removed (“deglutinizzata”). Queste sono birre per celiaci. In tutti gli altri casi è sconsigliata. Nelle birre senza glutine sono impiegati di frequente riso o miglio, sebbene talvolta si faccia ricorso anche al grano saraceno.  

Quali sono le birre senza lievito? La lievitazione spontanea

L’intolleranza al lievito ha portato le aziende di settore allo sviluppo di prodotti in grado di adattarsi a quanti sono soggetti a questa problematica. Sul mercato tra le birre di riferimento incontriamo la Lambic.  

A caratterizzarla è il ricorso a un processo produttivo che non prevede l’impiego del lievito. Il produttore sfrutta la lievitazione spontanea e completamente naturale. Purtroppo stiamo parlando di un tipo di articolo ancora poco diffuso sul mercato italiano, sebbene gli operatori specializzati, in particolare quelli online, siano in grado di fornire una risposta al pubblico interessato. La birra Lambic si distingue per sapori dalle sfumature vinose e secche.